Buongiorno amici del PaperCigno, oggi sono chiuso in cantina e mi diverto ad assaggiare il mosto in fermentazione.
Tra un sorso e l’altro mi è venuta in mente una domanda e la faccio a voi, che siete amanti delle nostre bollicine.
Cos’è il Prosecco?
Un paese! E’ vero, Prosecco è un paese nel carso Triestino.
Principalmente, comunque, Prosecco è il vino ottenuto da una varietà di uva leggermente aromatica chiamata Glera che, da circa tre secoli, è coltivata nella zona collinare tra Conegliano e Valdobbiadene e cioè nell’attuale area D.O.C.G.
I produttori locali hanno reso il vino Prosecco famoso ed apprezzato nel mondo, insieme ai vari Istituti ed enti che si sono prodigati negli anni.
Qualche nome conosciuto:
a Conegliano c’è la Scuola Enologica più antica d’Italia, diventata punto di riferimento per l’enologia nazionale, e c’è anche l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura ed Enologia; a Soligo, tra Conegliano e Valdobbiadene, c’è il Consorzio di Tutela, costituito nel 1962. A Valdobbiadene, inoltre, c’è Villa dei Cedri, sede della Mostra nazionale degli Spumanti.
Qualche momento importante:
la nascita della D.O.C. Conegliano – Valdobbiadene, istituita nel 1969 e, successivamente, la D.O.C.G. Conegliano – Valdobbiadene e la nuova D.O.C. Prosecco allargata, nel 2009.
Oggi possiamo facilmente riconoscere una bottiglia di Prosecco partendo dalla fascetta che troviamo posta sul collo della bottiglia.
Guardiamo il colore, se la fascetta è azzurro-verdognola, il Prosecco è DOC, se la fascetta è giallastra, il Prosecco è DOCG.
Qual è il vostro colore preferito?
“Me lo ha detto il vino, e il vin non erra” Emilio Praga